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EcoFoodFertility, il nuovo modello di valutazione dell'impatto ambientale sulla salute umana

Il Mattino: Dalla Terra dei Fuochi ortaggi salva-fertilità

il Mattino 041018 campo eubioticoSALUTE MA NON SOLO: PER PRESENTARE IL PROGETTO LO CHEF «RIVISITA« LE RICETTE DI RUPERTO, IL CUOCO DI FERRANTE D’ARAGONA
Pomodori broccoli e peperoni: la dieta detox arriva dal Nolano

La ricerca per stabilire il rapporto tra inquinamento e riproduzione

 

Mangiare sano fa bene alla salute. E anche alla fertilità. Nel pomodoro San Marzano. nelle “torzelle” e negli altri prodotti coltivati nel notano la ricetta per stare in forma e liberarsi dai veleni che appestano l’ambiente. A patto però. che non contengano traccia di sostanze dannose come i pesticidi di cui l’agricoltura intensiva fa incetta. Chi vive in zone ad alto rischio può quindi seguire la dieta detox per liberarsi dai metalli pesanti presenti nell’organismo. Lo hanno stabilito i ricercatori che conducono il progetto di prevenzione “Ecofoodfertility” finanziato dal Ministero della salute e attivo in tre zone d’Italia considerate le più inquinate: Brescia, Valle di Sacco nel frusinate e Terra dei Fuochi.

LO SCREENING
Lo studio, che ha ottenuto ben nove riconoscimenti dalla comunità scientifica internazionale, ha avuto come parametro il liquido seminale, nel quale si possono rilevare più che nel sangue le tracce dell’impatto ambientale, di giovani volontari di età tra i 18 e i 22 anni. Rilevata e quantificata la presenza di metalli pesanti, il gruppo di lavoro coordinato da Luigi Montano, uroandrologo dell’asp di salerno, esperto in patologia ambientale e medicina dello stile di vita, oltre che presidente della Società Italiana di Riproduzione Umana (Siru), ha individuato il modo per difendersi dagli attentati alla salute e alla fertilità. L’elisir di lunga - e vigorosa - vita si trova nel cibo, ma non in tutto. Ciò che finisce a tavole deve essere “detox” e antiossidante. A Montano e alla sua equipe non è bastato indicare la strada: hanno esaminato anche gli alimenti da far mangiare ai giovanissimi volontari, tra i quali anche alcuni ragazzi di San Vitaliano, dove a luglio si sviluppò l’incendio di una piattaforma ecologica. A risultare praticamente incontaminati sono stati, manco a farlo apposta, i prodotti agricoli coltivati in una terra spesso tacciata di essere tar le più inquinate d’Italia. Come dire che la medicina per prevenire i danni della terra dei fuochi sta proprio nella terra dei fuochi: e i “farmaci” sono pomodoro san Marzano, tornelle e broccoli, melanzane, peperoni e papacelle, zucca, zucchine, insalata e patate.

LA DIETA
Sotto la lente la produzione della cooperativa agricola Eccellenze Nolane che, non solo ha superato l’esame, ma è diventata partner del progetto “Ecofoodfertility”, facendosi carico di inviare ai 1500 ragazzi che fanno parte della ricerca l’occorrente per preparare menù tipici della dieta mediterranea. Da qui l’iniziativa che domani vedrà le campagne della cooperativa diventare ufficialmente “orto della fertilità”: appuntamento alle 17,30 a Cimatile in via Boscofangone. Qui i ragazzi, i medici ed i ricercatori pianteranno l’insegna nel campo coltivato rispettando le stagioni e l’ambiente. Sarà l’occasione per illustrare le fasi del progetto e per degustare le ricette preparate con il paniere dei prodotti della rete eubiotica per la salute ambientale.

IL GUSTO
Sapere che nell’attesa delle tante agognate bonifiche è possibile correre ai ripari ha fatto tirare più di un sospiro di sollievo ed è per questo che a voler dare un contributo è stato anche uno chef stellato. E’ il caso di Paolo Barrale che tra l’altro, insieme a Giuseppe Fasulo, lo chef dell’agriturismo di città di Eccellenze Nolane, ha rivisitato per l’occasione anche alcuni piatti contenuti nel libro di ricette di Ruperto de Nola, cuoco della corte di re Ferrante d’Aragona. Bonificare l’uomo ora si può

Il Mattino: 05/10/18 Carmen Fusco

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