EcoFoodFertility, il nuovo modello di valutazione dell'impatto ambientale sulla salute umana

Premio UNESCO al Dott. Luigi Montano per EcoFoodFertility

“In riconoscimento degli sforzi per promuovere la salute della popolazione considerando i determinanti culturali, nutrizionali e ambientali”

Questa la motivazione dell’assegnazione del Premio UNESCO al lavoro di ricerca del Progetto EcoFoodFertility (www.ecofoodfertility.it) che da anni il Dott. Luigi Montano, UroAndrologo dell’ASL Salerno, Past President della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU), porta avanti in Italia grazie ad un importante network la “Rete Interdisciplinare per la Salute Ambientale e Riproduttiva (R.I.S.A.R.)” di EcoFoodFertility, costituita da una rete di collaborazioni scientifiche di valenti ricercatori di varie discipline appartenenti a diversi enti universitari, ospedalieri e di ricerca che opera secondo un modello di Citizen Science. L’occasione è stata la presentazione di una sintesi del progetto all’evento scientifico AHL (Active and Healthy Living - www.ahlnapoli2023.it) tenutosi dal 13 al 15 novembre presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II in occasione degli 800 anni dell’Ateneo Federiciano e che ha visto la partecipazione di oltre 100 relatori, fra cui molti stranieri da circa 14 paesi, che hanno rappresentato progetti ed attività innovative, in particolare per sviluppi e buone pratiche in ambito tecnologie e metodologie digitali in ambito sanitario in relazione con stili di vita e ambiente. Il premio al Dott. Luigi Montano per il lavoro presentato sugli aspetti salienti del Progetto di ricerca EcoFoodFertility è stato consegnato dal Comitato Scientifico del Congresso alla Prof.ssa Maria Luisa Chiusano, biologo molecolare e bioinformatico della Rete del progetto EcoFoodFertility che in questo ambito lo ha presentato, riscuotendo enorme successo anche da parte dei tanti giovani presenti al Congresso.

“Questo Premio, di cui si ringrazia il Comitato scientifico ed in particolare la Prof.ssa Maddalena Illario del Dipartimento di Sanità Pubblica della Federico II, rappresenta - commenta il dott. Montano - un ulteriore riconoscimento ai numerosi altri ottenuti in questi anni di intensa attività di ricerca che stiamo conducendo con le migliori competenze scientifiche nel campo del rapporto Ambiente-Stili di Vita-Salute cercando di orientare sempre più le politiche di sanità pubblica verso l’interdisciplinarietà dell’azione per la prevenzione ed in particolare suggerire come i biomarcatori riproduttivi siano affidabili, precoci e predittivi indicatori ambientali e di salute, dunque potenti strumenti di valutazione di impatto ambientale per la misura del rischio salute non solo di tipo riproduttivo, ma generale e questo sia per le presenti che per le future generazioni”