EcoFoodFertility, il nuovo modello di valutazione dell'impatto ambientale sulla salute umana

Sterilità in aumento per i troppi inquinanti

“E’ un progetto di ricerca multicentrico e multidisciplinare che, in un’ottica di prevenzione primaria e al fine di procedere con interventi più precoci a salvaguardia della salute delle popolazioni che vivono in contesti ambientali più sfavorevoli, introduce un approccio integrato e diretto di valutazione del rischio biologico precoce. Il progetto ha individuato nel seme maschile una chiave di lettura affidabile per meglio valutare il peso dell’inquinamento ambientale sulla salute umana e per svelare i meccanismi più fini del rapporto Ambiente-Salute.


In sostanza, a differenza degli studi di epidemiologia classica che valutano il rischio salute “contando” gli esiti finali del danno alla salute (mortalità, incidenza, ricoveri per malattie, tumori ecc.) attraverso i registri, EcoFoodFertility valuta i segni più precoci di modificazione funzionale o strutturale, prima che si manifesti il danno clinico, puntando sui cosiddetti Organi-SPIA, come l’apparato riproduttivo ed il seme maschile. Quest'ultimo rappresenta un fluido ideale, facilmente studiabile ed una vera e propria sentinella dell’Ambiente e della Salute generale. Il progetto è diviso in due parti. La prima consiste in un studio sistematico di biomonitoraggio umano volto a verificare eventuali differenze di rischio fra maschi sani residenti in contesti ambientali a diversa pressione ambientale. Il biomonitoraggio avviene attraverso l’analisi qualiquantitativa nel seme e nel angue di diversi contaminanti ambientali (come metalli pesanti, diossine, pcb, idrocarburi policiclici aromatici, ftalati, parabeni, pesticidi, nanoparticolato) ed l'analisi dei loro effetti biologici con lo studio di biomarcatori, ossidativi, immunologici, epigenetici, metabolomici ecc. La seconda parte è, invece, di prevenzione e di intervento per compensare e modulare gli effetti dell’inquinamento ambientale sull’uomo. E’ un progetto già esecutivo sui maschi, sebbene siamo già pronti con il protocollo al femminile che avvieremo a breve”.

di Barbara Fiorillo - Tratto da Napolitoday.it, 4 luglio 2017