La ricetta per decontaminare ambiente e uomini
Terra dei Fuochi o Terra dei... Cuochi? Parte da uno dei luoghi più “maletichettati” d’Italia la sfida al disinquinamento ambientale. Una sfida che si può vincere anche a tavola. Lì, in quel laboratorio a cielo aperto eletto dalla comunità scientifica a luogo di sperimentazione di nuove metodologie per contrastare i danni alla salute provocati dalla mano “killer” dell’uomo. Un’occasione di riscatto, per dirla tutta, che prende le mosse proprio dalla “bonifica” dell’organismo umano. Si è discusso di questo nell’ambito del convegno organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi e dal DD Clinic Research Institute Fondazione Onlus, nella sala conferenze dell’Agriturismo Borgorosa,
Il Mattino: Terra dei fuochi; al via lo screening sulla salute
da Il Mattino del 27/07/2018
Il modello di studio EcoFoodFertility, che mira a valutare i danni più precoci sulla salute umana attraverso la chiave di lettura del liquido seminale, particolarmente sensibile alle esposizioni anche acute come nel caso dei maxiroghi di questi giorni, sara' adottato dal comune di San Vitaliano che si aggancera' al progetto di salvaguardia della salute riproduttiva di giovani maschi non fumatori dai 18 ai 22 anni già in corso con il Ministero della Salute di cui il Dott. Montano è responsabile scientifico e che lo sta conducendo oltre che in terra dei fuochi anche nel Bresciano e nella Valle del Sacco (Frosinone).
Rotary: SOS fertilità, si inizia dalle scuole
a Contursi un convegno col Dottor Montano. “Fondi per la Ricerca”
Si è tenuto all’hotel Terme Vulpacchio di Contursi Terme, la giornata del benessere rotariano a cui ha partecipato anche il dottor Luigi Montano, uro-andrologo dell'Ausl all'ospedale di Oliveto Citra, esperto in patologie ambientali, presidente della Società Italiana della Riproduzione Umana e coordinatore del progetto di ricerca europeo "EcoFoodFertility".
Una presenza importante quella di Montano, vincitore di premi nazionali ed internazionali e autore di numerose scoperte scientifiche che evidenziano il rapporto Ambiente-Salute ·attraverso la "lettura" del liquido seminale quale precoce e affidabile "sentinella" della salute.
L'evento, promosso dal Rotary Club Campagna-Valle del Sele, sancirà una collaborazione tra il Rotary e il team di EcoFoodFertility.
ADNKRONOS: Liquido seminale 'spia' effetti inquinamento
Da ADN Kronos del 04/07/18
Il liquido seminale può essere considerato una matrice più affidabile e precoce del sangue nel valutare l’impatto ambientale sulla salute umana. E' quanto hanno messo in evidenza gli studi dell’uroandrologo Luigi Montano, copresidente della Siru (Società italiana della riproduzione umana), che ha sviluppato le sue ricerche sul liquido seminale come 'bioindicatore' partendo dalla drammatica casistica della 'Terra dei fuochi',
REPUBBLICA; gli spermatozoi ci diranno quanto siamo inquinati
Che l'inquinamento possa danneggiare la fertilità maschile non è una novità, e tanti studi lo confermano. Mentre il progetto Ecofoodfertility continua a lavorare per indagare e misurare l'impatto degli inquinanti ambientali sulla salute degli spermatozoi. "Nel lavoro presentato qui ad Eshre - precisa Luigi Montano, Urologo e andrologo alla Asl di Salerno e coordinatore del progetto - abbiamo confrontato 222 maschi, omogenei per età, stile di vita (non fumatori), indice di massa corporea, provenienti da due zone della Campania: la terra dei fuochi, ad alto impatto ambientale, e la zona del Sele, nel Salernitano, poco inquinata.
CORRIERE della SERA: Inquinamento e infertilità giovanile Si cercano 150 ragazzi bresciani
Più che il sangue, la vera cartina da «tornasole» dell’inquinamento è il liquido spermatico. Analizzando alcuni biomarcatori si può capire la concentrazione di metalli pesanti nell’organismo, ma anche i danni che stanno provocando. Prima di tutto a livello di fertilità. È per questo motivo che anche a Brescia si stanno reclutando — con fatica — 150 ragazzi tra i 18 e i 22 anni, in modo da avere un campione significativo e incrociare i loro dati con quelli che si stanno raccogliendo nella valle del Sacco (Frosinone) e nella Terra dei Fuochi (Napoli/ Caserta).
Pur con le dovute differenze, il minimo comune denominatore con Brescia è la presenza di inquinanti nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Lo studio – coordinato a livello nazionale dall’uroandrologo Luigi Montano (Asl Salerno) e, a Brescia, dal professor di Epidemiologia Francesco Donato – mira a costruire «un modello di intervento per la prevenzione dell’infertilità in adolescenti sani» che risiedono «in aree a forte impatto ambientale».
BresciaOggi: Smog e infertilità un'indagine
Tracce di inquinamento sono riscontrabili nel liquido spermatico. Analizzando alcuni biomarcatori si può capire la concentrazione di metalli pesanti nell'organismo, ma anche i danni che stanno provocando.
Prima di tutto a livello di fertilità. È per questo motivo che anche a Brescia si stanno reclutando 150 ragazzi tra i 18 e i 22 anni, in modo da avere un campione significativo e incrociare i loro dati con quelli che si stanno raccogliendo nella valle del Sacco (Frosinone) e nella Terra dei Fuochi (Napoli/Caserta).
Il fatto vesuviano: Inquinamento e infertilità
È da quale anno che il tema della Terra dei Fuochi sembra essere uscito dalle agende dei media, dopo il clamore che invece aveva avuto in precedenza; eppure, una ricerca lancia un nuovo allarme sulla salute delle persone che vivono nella zona a cavallo tra le province di Napoli e quella di Caserta, e in particolar modo degli uomini. Il rapporto tra inquinamento e infertilità Come rivela la Società Italiana di Andrologia, c’è un preciso e forte legame tra inquinamento e infertilità maschile,
CORRIERE: IL PROGETTO. Studio finanziato dal Ministero
Fast, gli spermatozoi come spie di salute.
Gli effetti dell'inquinamento e le strategie di risposta testati su 450 giovani attraverso il seme umano Invece del sangue, il seme umano. Come «sentinella» della salute ambientale. .
Perché gli spermatozoi sono tra le cellule più sensibili in assoluto, e possono rivelare alterazioni dovute all'inquinamento più precocemente rispetto al sangue.