L'apparato riproduttivo è una sentinella per i tumori: avverte del danno
Tra i soggetti abitanti nelle aree a rischio rilevati più metalli pesanti nel sangue e soprattutto nel seme
Tra i soggetti abitanti nelle aree a rischio rilevati più metalli pesanti nel sangue e soprattutto nel seme
Prosegue l'impegno di UNOeTRE.it per informare circa i danni che produce l'inquinamento ambientale che subiamo nella Valle del Sacco. La nostra Vicedirettrice, Nadeia De Gasperis, ha preso contatto con una figura importantissima nella ricerca per la tutela della salute di chi vive nelle aree ad altro inquinameento: è il Dott. Luigi Montano, UroAndrologo della ASL di Salerno, Coordinatore del Progetto di Ricerca EcoFoodFertility e del Progetto FAST del Ministero della Salute. Presidente della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU).
Naderia De Gasperis ha consultato il dottor Montano telefonicamente e con una scambio di corrispondenza. Qui di seguito diamo un primo resoconto di questo lavoro.
Non c’è soltanto la Terra dei Fuochi, i micro-veleni sono molto più subdoli
Per riuscire a comprendere quale sia l'effetto dell’inqulnamento ambientale sulla salute, la Campania ha dato vita ad un progetto che sta offrendo grandi risultati: -Eco food fertility, ideato e coordinato dall'andrologo Luigi Montano. Il progetto è uno studio Interdisciplinare dì bio-monitoraggio umano integrato, che usa il seme maschile come cartina di tornasole della salute. In questo modo è possibile valutare in maniera sistematica quanto l'ambiente, l'alimentazione e gli stili di vita influenzino la salute umana …
Il Piano Nazionale per la Fertilità del maggio 2015 “difendi la tua fertilità, prepara una culla nel tuo futuro” per la prima volta in Italia, inserisce la Fertilità al centro delle politiche sanitarie ed educative del nostro Paese, considerandola come bisogno essenziale non solo della coppia, ma dell’intera società.
Coordinato dalla Asl di Salerno e promosso dal ministero della Salute,il programma Fast coinvolgerà 450 ragazzi di tre aree del paese ad elevato impatto ambientale: 150 residenti nella Terra dei fuochi (Comuni a nord di Napoli), 150 nel Sito di interesse nazionale di Brescia-Caffaro e altrettanti nel Sin Valle del Sacco (Roma-Frosinone). In pista anche una dieta detox a base di prodotti bio provenienti alle filiere dell'agroalimentare italiano di qualità.
10 OTT - Analizzare il rapporto tra salute riproduttiva e contaminazione ambientale facendo del liquido seminale una spia della pulizia dell’ambiente e del benessere dell’individuo: nasce da una costola del progetto Ecofoodfertility il programma Fast (Fertilità, ambiente e stili di vita) coordinato dalla Asl di Salerno e promosso dal ministero
Mercoledì 10 OTTOBRE 2018
Coordinato dalla Asl di Salerno e promosso dal ministero della Salute,il programma Fast coinvolgerà 450 ragazzi di tre aree del paese ad elevato impatto ambientale: 150 residenti nella Terra dei fuochi (Comuni a nord di Napoli), 150 nel Sito di interesse nazionale di Brescia-Caffaro e altrettanti nel Sin Valle del Sacco (Roma-Frosinone). In pista anche una dieta detox a base di prodotti bio provenienti alle filiere dell'agroalimentare italiano di qualità.
Analizzare il rapporto tra salute riproduttiva e contaminazione ambientale facendo del liquido seminale una spia della pulizia dell’ambiente e del benessere dell’individuo: nasce da una costola del progetto Ecofoodfertility il programma Fast (Fertilità, ambiente e stili di vita) coordinato dalla Asl di Salerno e promosso dal ministero della Salute su 450 ragazzi di tre aree del paese ad elevato impatto ambientale: 150 sono residenti nella Terra dei fuochi (Comuni a nord di Napoli), 150 nel Sito di interesse nazionale di Brescia-Caffaro e altrettanti nel Sin Valle del Sacco (Roma-Frosinone).
La ricerca per stabilire il rapporto tra inquinamento e riproduzione
Un’alimentazione corretta può ridurre il peso degli inquinanti ambientali. Gli spermatozoi sono cellule sensibili e alimentazione e stili di vita rappresentano una importante causa, insieme ai fattori ambientali (insulti chimici e fisici), di riduzione della qualità seminale. Eppure l’Italia, e in particolare la Campania, è la patria della dieta mediterranea, un regime dietetico che evidentemente stiamo perdendo di vista e proprio uno studio pilota che abbiamo presentato a due congressi europei di Andrologia a Copenaghen e di Teratologia a Budapest nel 2017 e pubblicati sulla rivista Reproductive Toxicology, sempre nel 2017, indicano il ruolo protettivo di questo regime alimentare sulla morfologia spermatica.